Prevenzione e gestione dello stress: e se l’intelligenza artificiale fosse la soluzione?

Con ‘Horizon 2020’ si fa riferimento al programma di finanziamento in ricerca e innovazione erogato dall’Unione Europea nel periodo 2014-2020. Tra le ricerche finanziate troviamo Co-Adapt, un ambizioso progetto che si propone di sostenere in modo innovativo il benessere psicologico e la work abilitydel lavoratore alla luce del rischio crescente di “stress lavoro-correlato”.

Infatti, i ritmi di lavoro sempre più frenetici, la crescente richiesta di flessibilità e la velocità delle trasformazioni tecnologiche si traducono in una emergenza concreta. Un recente studio condotto in Italia mette in luce un dato allarmante: 9 Italiani su 10 risulterebbero stressati e le conseguenze di questo stato emotivo si riflettono sulla salute dell’individuo: ansia, cefalee, problemi di concentrazione e tensione muscolare. Un peggioramento della qualità della vita che può inficiare le performance lavorative della persona.  

In questo contesto, le diverse eccellenze italiane ed europee che compongono il Consorzio di Co-Adapt (quale l’Università di Trento, l’Università di Padova, l’Università di Helsinki, Electrolux, Idego – Psicologia Digitale, ecc) collaborano con l’obiettivo di aiutare il lavoratore nella prevenzione e gestione di tale stress, attraverso il sostegno di tecnologie di Intelligenza Artificiale (I.A.). Tra queste tecnologie vi è lo sviluppo di un Agente Conversazionale, una I.A. in grado didialogare con la persona, vocalmente o tramite chat, e accompagnarla verso un cambiamento finalizzato al miglioramento del suo stile di vita. 

Una sorta di Alexa della Psicologia, disponibile comodamente come App sul proprio smartphone.
Una “palestra” per la prevenzione dello stress. 

Come funziona Co-Adapt?

Le frasi che l’I.A. rivolgerà e le modalità con quali si interfaccerà al lavoratore (tempistiche e sfumature del linguaggio) saranno orientate sulla base dei livelli di stress, rilevati attraverso un dispositivo indossabile molto piccolo e non invasivo (un anello o un bracciale) capace di monitorare alcuni parametri piscofisiologici (battito cardiaco, conduttanza cutanea, postura, attività fisica, qualità del sonno, tempo seduto/in piedi e molti altri dati ancora). 

In altre parole, il braccialetto (o anello) rileverà uno stato di ansia o stress nella persona (ad esempio: aumento battito cardiaco e sudorazione) e lo comunicherà all’App. A quel punto l’App suggerirà alla persona delle strategie prese a prestito dalla Psicologia per aiutarlo a riconoscere la presenza di quello stato di stress e gestirlo, come una tecnica di rilassamento, di Mindfulness, una lettura, scrivere un diario o altri esercizi. Dopo aver svolto il breve esercizio il braccialetto (o anello) comprenderà se lo stato di stress si è ridotto. Nel tempo la I.A. imparerà quale strategia/esercizio si è rivelata più efficace per la specifica persona.
Il risultato è un’App in grado di personalizzare il proprio intervento sulla base delle nostre caratteristiche individuali.

Progetto di ricerca

Per la realizzazione del progetto di ricerca sono necessari molti dati, allo scopo di “addestrare” l’Intelligenza Artificiale ed aiutarla ad “imparare” e “crescere”. A tale scopo saranno coinvolti in Italia 300 persone, impiegati, di età compresa tra i 40 e i 67 anni, per un periodo di 3 mesi nei quali avranno la possibilità di apprendere alcune delle più efficaci strategie per la gestione dello stress connesso al proprio lavoro. I partecipanti potranno fruire di 8 colloqui via Skype con uno psicologo a orientamento cognitivo comportamentale; sarà fornito loro un dispositivo indossabile quale un braccialetto o un e verrà affidato loro l’Agente Conversazionale. 

Le persone impareranno a migliorare il proprio stato di salute, e la I.A. imparerà insieme a loro.

Per questa via, Co-Adapt si pone come un progetto rivoluzionario: in un mondo sempre più digitalizzato la tecnologia impara a tenere conto del benessere dell’individuo. La tecnologia è intorno a noi, diffusa, e a piccoli passi sta permeando tutti i settori della nostra vita creando un continuum invisibile tra vita analogica e vita digitale: in questo contesto Co-Adapt ambisce a divenire una pietra miliare nel settore della Psicologia Digitale, ovvero nella costruzione di un mondo in cui venga posto al centro l’uomo e la sua psiche, e non la tecnologia.

Di Giorgio Vannutelli

Nessun commento

Aggiungi il tuo commento